MINERVA STOMATOLOGICA – SEPTEMBER 2004 – Author: M. Di Dio
THE “PIERCING TECHNIQUE”. A NEW PROCEDURE IN IMPACTED LOWER THIR MOLAR SURGERY
Our objective is to rationalise the odontotomic phase during the extraction of lower third molars. This study also evaluated the side effects and complications after the piercing technique utilized for surgery.
A total of 802 consecutive extractions of impacted lower third molars class B and C of Pell and Gegory were performed by the same surgeon in 506 patients with the “Piercing Technique”. The incidence of complications and side effects was evaluated at 10, 21, 30, 60, 90 and 180 days.
None of the patients had sensory impairment of the lingual nerve, mandibular fractures, displacement of the tooth in soft tissues or intra and post-operative haemorrhage.
The data suggest the the “Piercing Technique” is very safe, minimally invasive and easy to apply in impacted lower third molar surgery. This surgical procedure represents the first operative stage of odontotomy and permits us to have a point of dental reference, that makes odontectomy as similar as possible to the ideal that we have tought. With this technique it is possible to inject anaesthetic into the dental pulp in cases of hypersensibility. It is also possible to have a point for insertion of angular elevators by making piercing in the tooth.
MINERVA STOMATOLOGICA – SEPTEMBER 2004
LA “TECNICA DEL PIERCING”. UNA NUOVA PROCEDURA NELLA CHIRURGIA DEI TERZI MOLARI INFERIORI INCLUSI. ANALISI DI 802 ESTRAZIONI CONSECUTIVE.
Il nostro obiettivo è quello di razionalizzare la fase odontotomica durante l’estrazione dei terzi molari inferiori. Questo lavoro valuta inoltre gli effetti e le complicanze dopo l’utilizzo della “tecnica del piercing” per la chirurgia.
Ottocentodue estrazioni consecutive di terzi molari inferiori in inclusione di classe A e B di Pell e Gregory sono state effettuate dallo stesso chirurgo su 506 pazienti utilizzando la “tecnica del piercing”. L”incidenza degli effetti collaterali e delle complicanze è stata valutata a distanza di 10, 21, 30, 60, 90 e 180 giorni dall’intervento.
Nessuno dei pazienti ha avuto lesione del nervo linguale, fratture mandibolari, dislocazioni dell’elemento nei tessuti molli oppure emorragia intra e postooperatoria.
I dati ottenuti suggeriscono che la “Tecnica del piercing” è molto sicura, minimamente invasiva e facile da eseguire nella chirurgia dei terzi molari inferiori in inclusione.Questa procedura chirurgica rappresenta il primo tempo operativo dell’odontotomia e permette di avere sempre un punto di riferimento sul dente da estrarre. Questo riferimento rende l’odontotomia il più simile possibile a quella che abbiamo progettato mentalmente. Con questa tecnica è possibile effettuare anestesia intracamerali nei casi di persistenza della sensibilità dentale. Permette inoltre di avere un punto per l’inserimento di leve effettuando ulteriori piercing sulla superficie del dente.
BONE REGENERATIN AFTER REMOVAL OF A MANDIBULAR CYST AD FOLLOWING PROSTHETIC REABILITATION WITH IMPLANST. CASE STUDY – MINERVA STOMATOLOGICA JUNE 2005 – Author: M. Di Dio & M. De Luca
The study shows the spontaneous bone regeneration after a Partch II surgical operation without using filling materials. The following functional and esthetic rehabilitation was made with overdenture on immplants even in the recovery zone. A male patient, 59 years old, with a cystic lesion of 3.5 mm diameter in the mandibular bone was submitted to surgical enucleation of this neoformation. Postoperative radiological examinations, orthopantomography and TC Dentascan performed to value the bone regeneration. Four implants of 10 mm diameter and 4.1 mm lenght weresubsequently fixed in mandibular bone and also in the regeneration area. Then, the rehabilitation of the patient with an overdenture on implants was possible. Radiographic controls after cystic enucleation showed a good recovery of the region occupied by the neoformation. The implants fixed proved to be solid and it was possible to carry out an overdenture on them. The cystectomy alone, performed with conservative technique, without subsequent filling of the remaining cavity with biointegrative materials, permitted bone regeneration also in a large remaining cavity. This regeneration of the subsequent overdenture on implants, and very good functional and esthetic results in a patient totally edentulous in the mandibular bone.
RIGENERAZIONE OSSEA DOPO RIMOZIONE DI UNA CISTI MANDIBOLARE E SUCCESSIVA RIABILITAZIONE PROTESICA CON IMPIANTI. CASO CLINICO. MINERVA STOMATOLOGICA JUNE 2005 – Author: M. Di Dio & M. De Luca
Il presente lavoro mostra la rigenerazione ossea spontanea in seguito a intervento di Partch II effettuato senza l’utilizzo di materiali riempitivi e la successiva riabilitazione funzionale ed estetica del paziente tramite implantoprotesi eseguita anche nella zona di guarigione.
Un paziente di 59 anni, con un’ampia lesione cistica di 3,5 mm di diametro a carico della mandibola, è stato sottoposto a enucleazione chirurgica di tale neoformazione. Dopo i controli radiografici ortopanoramici poati stoperatori e Dentascan, che hanno evidenziato la rigenerazione ossea, sono stati inseriti degli impianti anche nella zona di guarigione. Successivamente, è stato possibile riabilitare il paziente con una protesi overdenture su 4 impianti collocati all’interno e ella periferia dell’osso neoformato.
I controlli radiografici effettuati dopo l’enucleazione cistica hanno evidenziato la completa guarigione della zona interessata dalla neoformazione. Gli impianti inseriti successivamente si sono dimostrati stabili ed è stata quindi realizzata una overdenture su di essi.
Il solo intervento di cistectomia, senza il successivo riempimento della cavità residua con gli attuali materiali utilizzati, ha permesso la rigenerazione ossea anche in una cavità residua di ampie dimensioni. Tale rigenerazione è stata sufficiente per garantire il successo dell’implantoprotesi realizzata successivamente, con ottimi risultati funzionali ed estetici in un paziende con totale edentulia del mascellare inferiore.